Mission dell’U.L.E.P.E.
La finalità degli UEPE è di favorire il reinserimento sociale delle persone giudicate definitivamente ed i soggetti imputati ( L. 67/14) rispetto al reato commesso recuperando la dimensione della legalità ,contribuendo alla sicurezza sociale e alla diminuzione della recidiva, nel rispetto dei principi sanciti dagli Artt. 27 e 3 della Costituzione Italiana.
Il perchè degli U.L.E.P.E.
Il sistema penale italiano, ispirato all’art. 27 della Costituzione Italiana che afferma il fine rieducativo della pena, prevede come modalità di esecuzione della condanna sia la detenzione in un istituto penitenziario che l’accesso a misure alternative alla detenzione. Tali benefici consentono alle persone condannate, in possesso di determinati requisiti oggettivi e soggettivi, di scontare la pena nel proprio ambiente di vita, ottemperando alle prescrizioni imposte dalla Magistratura di Sorveglianza. Gli Uepe sono deputati alla gestione del sistema dell’esecuzione penale non detentivo.
Dal 2014 il legislatore ha inserito nel sistema penale italiano l’Istituto della Sospensione del procedimento con Messa alla Prova, così da voler sottolineare il ruolo centrale di coordinamento dell’Uepe nella gestione delle misure non detentive e l’importanza della riparazione nei confronti della comunità di appartenenza al fine rendere maggiormente significativo il percorso di inclusione sociale.
I Compiti
Il lavoro principale degli UEPE è orientare, supportare e sostenere la persona in un percorso individualizzato di reinserimento sociale, che attivi e potenzi le risorse personali e coinvolga i familiari, le istituzioni e i servizi del territorio nel rispetto della dignità e dell’unicità della persona.
Nella realizzazione del proprio Mandato gli UEPE collaborano con i Tribunali di Sorveglianza, con i Tribunali Ordinari, con le Direzioni degli Istituti di Pena e con gli UEPE presenti su tutto il territorio nazionale.
Gli Uffici svolgono su richiesta dell’Autorità Giudiziaria:
-indagini socio-familiari per l’applicazione delle misure alternative alla detenzione,
-inchieste utili a fornire informazioni ed elementi per l’applicazione, la modificazione, la proroga e la revoca delle misure di sicurezza;
-elaborazione e proposta all’autorità giudiziaria di programmi di trattamento rivolti ai condannati/imputati che chiedono di essere ammessi alle misure alternative/ sanzioni di comunità ( L.P.U. e M.A.P.);
-controllo e aiuto nell’esecuzione dei programmi rivolti agli ammessi alle misure alternative, relazionando all’Autorità Giudiziaria sul loro andamento e proponendo eventuali interventi di modificazione o di revoca;
-consulenza, su richiesta delle direzioni degli Istituti Penitenziari, per favorire il buon esito del trattamento penitenziario; a tal fine, i funzionari di servizio sociale incaricati partecipano al gruppo di osservazione scientifica della personalità ed all’elaborazione del programma di trattamento e dell’elaborato di sintesi.
Inoltre:
– promuovono nei confronti della persona, a fronte di una sua disponibilità, percorsi riparativi, volti alla presa di consapevolezza del danno arrecato a seguito dell’illecito, anche mediante lo svolgimento di attività di volontariato intese come forma di “risarcimento sociale del danno”;
-collaborano e costruiscono relazioni di alleanza e di scambio con i servizi pubblici e del privato sociale, ed in generale con tutti i soggetti del territorio che a vario titolo possono partecipare alla gestione dell’esecuzione delle varie misure e sanzioni di comunità.